Un cliente mi chiede: “Le luci? Non basta il sole? Qui ho luce tutto l’anno!” Dopo una grossa risata abbiamo fatto il punto della situazione, riassumibile in poche parole chiave: l’esposizione solare e l’illuminazione artificiale.
L’esposizione solare di un appartamento è un’informazione basilare per procedere con la progettazione della distribuzione degli spazi interni ed esterni. Naturalmente ogni stanza ha almeno un corpo illuminante, spero non una lampadina a tungsteno, ma una lampada a risparmio energetico oppure una strip led. Purtroppo scegliere la posizione, l’intensità ed il colore della luce con cui illuminare lo spazio interno o esterno non è semplice come accendere la lucetta del proprio smartphone. È infatti necessario studiare tutto nel dettaglio, in relazione all’attività svolta e in base alla sensazione che si vuole trasmettere agli utilizzatori di quello specifico spazio. Luci a soffitto, a parete, a pavimento, sospese, la scelta è svariata.
La creatività poi non deve essere sottovalutata, la luce può arredare una piazza o valorizzare un percorso pedonale. Talvolta è possibile personalizzare l’illuminazione con un oggetto creato su misura: utilizzando una vecchia scala in legno o una moderna cornice retroilluminata.
Capire l’esposizione solare e l’illuminazione artificiale di un ambiente è dunque parte fondamentale di un progetto architettonico. In ogni caso non si tratta di un mero tecnicismo, o di una semplice distribuzione di punti luce, ma del giusto compromesso tra calcolo e emozione.
Nello studio degli interni, un impotante tema connesso alla luce è quello dei colori e della tipologia di materiali scelti per le superfici illuminate; un’ottimo spunto per il prossimo articoletto.
Esempio corpi illuminanti da progetto – immagine in evidenza – Progetto in corso SPA Hotel Diana – luci a parete sala buffet.
Di seguito un esempio di illuminazione artificiale per Sauna, progettata per ottenere degli effetti di luce a parete senza creare abbagliamento agli utilizzatori.